Almeno una volta a settimana cerchiamo di pubblicare aggiornamenti, consigli di viaggio e tutorial. Vogliamo condividere con voi il nostro viaggio e soprattutto la nostra esperienza, gli imprevisti che ci possono capitare (in particolare viaggiando con il camper) cercando di essere d'ispirazione e d'aiuto.
Dopo aver lasciato a malincuore Valencia, abbiamo cercato una meta che non fosse troppo distante ed abbiamo scelto la cittadina di Xàtiva.
Dopo aver visitato la bellissima Cattedrale, dopo essersi goduti una vista mozzafiato sulla città dalla torre del Miguelete, dopo aver visitato la città della Scienza e l’Oceanografic, aver passeggiato in lungo e in largo per i bellissimi giardini del Turia, dopo aver pranzato al Barrio del Carmen e visitato varie volte il Mercato Centrale e i numerosi localini circostanti... cosa resta da fare a Valencia?
I palazzi e musei da visitare sono ancora molti: il palazzo del Marques de dos Aguas ad esempio è stupendo, fuori con la facciata stracolma di statue e bassorilievi e dentro, con i suoi arredi sfavillanti di ori, broccati e accessori lussuosissimi. La Llotja de la Seda, dove un tempo i mercanti di seta si riunivano per le contrattazioni. Meritano una visita il museo archeologico de la Beneficiència e il bellissimo Museo Nazionale della Ceramica. Ma anche la stazione del Nord, la Plaza de Toros, il palazzo del Correos, il mercato di Colòn.
Noi di Valencia ce ne siamo innamorati e possiamo senz’altro consigliarvela come meta sia per un week end che per una vacanza intera, in ogni stagione.
Una delle escursioni assolutamente da non perdere a Valencia è quella al parco oceanografico, nello splendido contesto della Città della Scienza e delle Arti, di cui risulta l’attrazione principale.
Programmate la vostra visita, se possibile, dando un’occhiata al meteo, dato che una parte del percorso è all’aperto. Per una visita accurata ma non stancante ci vorranno circa tre ore. Non voglio anticiparvi niente: guardate il nostro video! Sappiate solo che il costo del biglietto, che potrà inizialmente provocarvi uno choc, vale sicuramente la pena. All’interno potrete trovare ristoranti, chioschi, bar ma anche panchine sulle quali poter mangiare al sacco.
Prima o dopo prendetevi il tempo per una passeggiata lungo i viali della Città della Scienza, dove il bianco delle architravi si fonde con il blu del cielo e degli specchi d’acqua: il complesso architettonico composto da cinque bellissimi e inusuali edifici (uno appunto è quello che ospita l’Oceanografico), è stato progettato dai famosi archistar Calatrava e Candela ed è stato costruito all’estremità sud est dei giardini del Turìa.
Vi consiglio infatti di arrivarci in bici, attraverso la ciclabile dei giardini del Turìa, immettendovi nel punto a voi più comodo, arriverete direttamente alla Città della Scienza dove troverete rastrelliere dislocate in più punti, anche davanti all’Oceanografico. Noi abbiamo fatto così infatti, il secondo giorno, quando siamo tornati per visitare il museo della scienza dato che avevamo preso il biglietto combinato. In realtà il museo vale la visita solo per la bellissima struttura che lo ospita: la stragrande maggioranza delle installazioni è composta da pannelli da leggere (in spagnolo) e video racconti (in spagnolo).
Sito web: https://www.oceanografic.org/it/